La Calabria è una regione italiana a statuto ordinario dell'Italia meridionale di 1 849 145 abitanti, con capoluogo Catanzaro. Confina a nord con la Basilicata, a sud-ovest lo stretto di Messina la separa dalla Sicilia ed è bagnata a est dal mar Ionio e ad ovest dal mar Tirreno.
Grazie alla sua posizione strategica al centro del Mediterraneo, ha visto il fiorire di numerose civiltà e un continuo avvicendarsi di popoli, fra cui enotri, greci, romani, bizantini, normanni, angioini e aragonesi. In particolare quello greco rappresenta per la Calabria un periodo di grandissimo splendore, con la fondazione a partire dall'VIII secolo a.C. di importanti città che saranno per secoli fra le più ricche e culturalmente avanzate del loro tempo, costituendo il fulcro del territorio successivamente ribattezzato Magna Grecia dai conquistatori romani. Nella magnogreca Kroton, Pitagora si stabilisce e fonda la celebre scuola pitagorica, Thurii vede fra i suoi cittadini Erodoto, mentre a Locri Epizefiri nasce Zaleuco, primo legislatore del mondo occidentale. Sono i greci ad utilizzare per la prima volta nella storia il termine "Italia", in riferimento alla regione dell'istmo di Catanzaro che, al loro arrivo, era sotto il domino di Italo, re degli enotri.
Nei secoli successivi la Calabria costituisce parte della Regio III Lucania et Bruttii, una regione dell'Italia augustea, e diviene poi il bizantino Thema di Calabria, in cui fiorisce il cenobitismo grazie all'arrivo dall'oriente di numerosi monaci basiliani. Nell'XI secolo si ha l'avvento dei normanni e l'avvio di un processo di latinizzazione del territorio. Sono proprio i normanni a catturare tessitori bizantini in Grecia e ad importare, grazie ad essi, l'arte della seta in Calabria. La seta fece la fortuna della città di Catanzaro, a quel tempo principale centro serico d'Europa, celebre per la qualità dei suoi velluti, damaschi e broccati che rifornirono per secoli le corti di tutto il continente.
Nell'area della Bovesìa esistono ancora oggi delle antichissime comunità di lingua grecanica, variante locale della lingua greca che affonda le sue origini nei periodi magnogreco e bizantino. Nella parte centro-settentrionale della penisola sono invece numerosi i comuni di lingua arbëreshë, fondati fra XV e XVIII secolo da quegli albanesi che si rifugiarono in Italia per sfuggire all'invasione ottomana dei balcani. Vi è inoltre a Guardia Piemontese una minoranza di lingua occitana.
Sul territorio calabrese insistono tre parchi nazionali, quelli del Pollino, della Sila e dell'Aspromonte, e un parco regionale, le Serre. Proprio in Sila, secondo uno studio finanziato dall'Unione Europea, si respira l'aria più pulita d'Europa.